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Novità sul progetto NINFEA

Auguri NINFEA!

16/07/2015

NINFEA compie dieci anni. Risale infatti al giugno 2005 l’avvio del progetto di ricerca: con la messa online del sito NINFEA è iniziato ufficialmente l’arruolamento delle partecipanti, la graduale acquisizione dei dati dei questionari e la raccolta dei campioni di saliva di mamme e bambini.

Obiettivo: capire in che modo esposizioni che agiscono durante la gravidanza e nei primissimi anni di vita del bambino possano influenzare lo stato di salute nell’infanzia e magari in futuro, anche nell’età adulta.

Questi dieci anni di attività hanno visto il raggiungimento di risultati di notevole interesse scientifico. Per esempio, insieme ad altre coorti europee, si è trovato un (modesto) effetto positivo del consumo di pesce in gravidanza nel prevenire il basso peso alla nascita e la nascita prematura. Attualmente si sta valutando l’effetto sempre del consumo di pesce in gravidanza sull’obesità del bambino a 4 anni.

Sempre a livello europeo si è notato che esistono delle disuguaglianze legate al titolo di studio nel peso alla nascita e nella durata gestazionale. Sono in corso, inoltre, diversi studi sui fattori di rischio per sintomi asmatici nei bambini, per esempio scoprendo che l’uso di paracetamolo, un antifebbrile ampiamente usato in gravidanza e che sembrava implicato nello sviluppo di asma, non è invece associato a un maggiore rischio, mentre esiste un’associazione tra complicanze in gravidanza (ipertensione, diabete) e sintomi asmatici.

E poi ancora: l’équipe di ricerca si sta occupando di studiare la crescita dei bambini, utilizzando modelli che permettono di identificare la velocità di crescita, della statura e del peso, e di studiarne l’associazione con le caratteristiche materne pre-natali.

Infine, sono stati avviati degli studi sull’utilizzo di Internet per grandi coorti di popolazione; in fondo, il progetto NINFEA è la prima iniziativa di questo tipo che sia mai stata condotta.

A proposito del web, un aspetto molto importante del progetto NINFEA è proprio dato dalle tappe particolarmente significative raggiunte nell’arco di dieci anni sul versante della comunicazione.

NINFEA, che ad oggi include quasi 7mila bambini, ha voluto fin dall’inizio impostare un rapporto speciale con le partecipanti, innanzi tutto percorrendo il canale innovativo dell’arruolamento e della compilazione dei questionari online, che agevola molto le mamme, e che permette di raggiungere persone che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di partecipare allo studio, in tutta Italia, e anche ben più lontano.

Nel dicembre del 2009 è stata creata la pagina Facebook, che conta attualmente più di 1500 aderenti, e nell’ottobre dello scorso anno si sono svolti a Torino il workshop e il seminario “I nove mesi che ti cambiano la vita”, che hanno visto la partecipazione di ricercatori italiani e stranieri e anche di numerose famiglie coinvolte nel progetto.

Il sito web di NINFEA (dal 2007) viene costantemente monitorato con Google Analytics, un servizio che consente l’analisi dettagliata degli accessi. E’ quindi possibile ricavare alcune informazioni interessanti, e altre più curiose, relative a chi naviga su NINFEA.

Iniziamo a dare un po’ di numeri…


  • 54.652 sono le persone nel mondo che hanno visualizzato, almeno una volta, il sito del progetto NINFEA (include sia gli utenti nuovi che quelli di ritorno);

  • 26.745 sono le persone che ritornano sul sito almeno una seconda volta;

  • 80.615 è il numero totale di sessioni (una sessione corrisponde al periodo di tempo in cui un utente interagisce con il sito web);

  • 583.397 sono il numero totale di pagine visualizzate, comprendente anche le visualizzazioni ripetute della stessa pagina;

  • 7,24 corrisponde al numero medio di pagine visualizzate durante una sessione;

  • 00:09:11 è la durata media di ogni sessione.

Tabella n. 1.

Paese Visitatori
Italia 51.365
Stati Uniti 1.138
Regno Unito 300
Brasile 373
Germania 200
Francia 178
Svizzera 122
Spagna 97
Canada 69
Svezia 44
Paesi Bassi 66
Grecia 34
Belgio 37
Danimarca 28
India 39

Nella tabella n. 1 sono elencati i primi 15 Paesi da cui arrivano i visitatori del sito NINFEA e, come ci si aspettava, i visitatori italiani sono i più numerosi, ma è curioso notare quante persone nel mondo si siano interessate al progetto.

Tabella n. 2.

Sorgente Sessioni Durata sessione
mauriziano.it 4324 0.00.46
facebook.com 1113 0.05.40
meyer.it 1041 0.05.56
oirmsantanna.piemonte.it 894 0.08.55
cittadellasalute.to.it 816 0.04.25
lamatlab.it 751 0.01.24
m.facebook.com 588 0.01.52
mail.tiscali.it 440 0.10.03
mail.google.com 397 0.06.32
asl3.to.it 387 0.01.09
googleads.g.doubleclick.net 375 0.00.33
saperidoc.it 366 0.03.17
webmailvtin.alice.it 353 0.07.32
it-mg42.mail.yahoo.com 342 0.10.28
forumsalute.it 316 0.07.31

La tabella n. 2 riporta, sulla prima colonna, le prime 15 sorgenti (siti web linkati al NINFEA) da cui sono arrivate le persone che hanno visitato il sito.
La seconda colonna è quella delle sessioni (una sessione corrisponde al periodo di tempo in cui un utente interagisce con il sito web). La terza colonna indica la durata media di ogni sessione.

Tabella n. 3.

Sorgente Utenti Registrazioni a NINFEA
mauriziano.it 3990 49
facebook.com 839 162
meyer.it 954 158
oirmsantanna.piemonte.it 711 171
cittadellasalute.to.it 543 81
lamatlab.it 713 17
m.facebook.com 492 30
mail.tiscali.it 289 176
mail.google.com 191 179
asl3.to.it 355 7
googleads.g.doubleclick.net 362 3
saperidoc.it 300 27
webmailvtin.alice.it 168 99
it-mg42.mail.yahoo.com 241 165
forumsalute.it 262 44

Nella tabella n. 3, la prima colonna riguarda sempre le sorgenti, la seconda mostra il numero di persone che si sono linkate al progetto e la terza indica il numero delle persone che si sono registrate al sito, diventando a tutti gli effetti delle partecipanti al NINFEA.

Ma che cosa spinge una mamma ad aderire a NINFEA? Abbiamo raccolto l’opinione di due mamme, tra le primissime ad aver aderito al progetto, nell’estate del 2005: “La mia partecipazione – racconta Sabrina – nasce dalla volontà di dare un contributo alla ricerca, concreto se pur piccolo. Il tempo da dedicare alle risposte dei questionari, puntuali e facili, durante i primi anni di vita di mia figlia Giulia è stato veramente poco. Non ho ancora avuto modo di raccontare a Giulia di fare parte di questo progetto, forse perché prima era troppo piccola per comprendere; ma ora che ha dieci anni e siamo alle soglie dell’adolescenza, con tutte le problematiche dell’età, sicuramente avrò occasione di parlarle di questa esperienza”.

Lucia, invece, ha deciso di entrare in NINFEA durante il corso di preparazione al parto: “Mi sembrava un’iniziativa interessante. In particolare, leggere le domande del questionario mi ha aiutata a riflettere sulle varie problematiche che potrebbero coinvolgere i nostri bambini durante la crescita. Ho apprezzato molto la puntualità dello staff nell’invio dei vari questionari e soprattutto l’essere stata informata sull’andamento del progetto e sui suoi risultati”.

E qual è il bilancio di questi primi dieci anni per coloro che hanno ideato e gestiscono dal punto di vista scientifico il progetto NINFEA? “E’ una gran bella soddisfazione essere arrivati fino a qui!” commenta il prof. Lorenzo Richiardi, coordinatore del progetto NINFEA, che aggiunge: “Dieci anni fa, quando avviammo lo studio, stavamo sperimentando nuove metodiche per rapportarci con i partecipanti, e, onestamente, non potevamo essere sicuri che l’arruolamento online avrebbe funzionato. Invece, lo studio è stato un successo e questo grazie alle moltissime persone che hanno partecipato, sia le mamme che i loro bambini, alle persone che hanno collaborato in tutta Italia alla diffusione del progetto e all’entusiasmo di giovani ricercatori. Ora è il momento di continuare: nuovi progetti di ricerca, nuovi questionari, nuove collaborazioni con gruppi di ricerca, in Italia e in Europa. E, come dice giustamente Sabrina, avremo presto occasione di iniziare a coinvolgere anche i bambini ormai quasi adolescenti”.

Il progetto NINFEA puntava a raggiungere l’adesione di 7500 donne in gravidanza e questo obiettivo sarà presto realtà. A quel punto diventerà ancora più importante diffondere il progetto, non per coinvolgere nuove partecipanti, ma per sviluppare la condivisione dei dati, in un’ottica di “open data”, di forme innovative di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nella ricerca scientifica.