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Novità sul progetto NINFEA

Diario di un questionario

21/05/2020

Com’è nato il recente questionario NINFEA-COVID-19? Scopriamo il lavoro delle persone e le tappe che, dietro le quinte, hanno dato vita a una raccolta di dati decisamente imprevista.

In uno scenario ad elevata complessità come quello generato in poche settimane dall’epidemia di COVID-19 gli epidemiologi non hanno certezze, naturalmente, ma nella loro “cassetta degli attrezzi” posseggono chiavi di lettura e metodi di lavoro che consentono, a loro prima che ad altri, di sapere quali domande rivolgere, i dati utili da raccogliere. Soltanto questo modo di procedere può, nel tempo, fornire le risposte che tutti cerchiamo.

27 marzo – In pieno lockdown da Coronavirus, si svolge la prima riunione straordinaria del gruppo di lavoro NINFEA. Si decide all’unanimità di raccogliere alcune informazioni dalle famiglie con bambini. Dopo un rapido brain storming sulle domande da rivolgere alle partecipanti della coorte, si stabilisce di indagare: 1) la prevalenza di sintomi influenzali nel nucleo famigliare e 2) la percezione della conoscenza generale sull’epidemia in corso e le principali fonti informative.

30 marzo-3 aprile – Il lavoro di squadra, che vede la collaborazione tra ricercatori, informatici e amministrativi, è finalizzato: 1) alla stesura dei testi del questionario, 2) alla sua trasposizione su piattaforma web, 3) alla elaborazione dei documenti da sottoporre al Comitato Etico Interaziendale (CEI) AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – AO Ordine Mauriziano – ASL Città di Torino per l’autorizzazione a procedere. Ogni volta, infatti, che si avvia una iniziativa nell’ambito di un progetto di ricerca occorre aggiornare il protocollo che viene dunque emendato.

6 aprile – Il CEI, seguendo una procedura d’urgenza, valuta positivamente l’emendamento, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutto lo staff (solitamente l’iter CEI presuppone tempi di attesa assai più lunghi).

7 aprile – Il questionario NINFEA-COVID-19 viene pubblicato online, vengono inviate le mail di invito alle partecipanti della coorte, se ne dà notizia tramite il sito web e i canali social. Grazie alla tempestiva segnalazione di alcune mamme si corregge il tiro in un paio di casi in cui la struttura delle domande dava adito a possibili inconvenienti di compilazione. Capita, quando si lavora in emergenza.

19 aprile – Si chiude a mezzanotte la finestra temporale per rispondere al questionario al quale hanno partecipato, in maniera anonima e volontaria, 3192 mamme e papà della coorte NINFEA.

20 aprile – Cominciano le analisi. La fase iniziale del data management consiste in un processo di ispezione dei dati raccolti al fine di indagare possibili errori di compilazione e di uniformare l’informazione in essi contenuta, per esempio assicurandosi che l’unità di misura sia coerente per tutti i record (data di nascita espressa come anno di nascita o come età, incongruenze tra regione e provincia di appartenenza). Avvengono poi processi di trasformazione dei dati per poterli rendere più facilmente interpretabili. Successivamente si costruiscono i modelli che permettono di ricavare le informazioni dai dati aggregati e che suggeriscono delle conclusioni.

Ad oggi, la stesura dell’articolo scientifico, dedicato ai sintomi influenzali, è terminata e il testo è stato sottoposto a revisione per essere infine pubblicato, mentre i dati inerenti alla conoscenza e alle fonti informative saranno presto divulgati attraverso il sito web NINFEA.