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Novità sul progetto NINFEA

Pesce e frutti di mare in gravidanza: nuovo studio internazionale

31/03/2017

Un nuovo studio appena pubblicato su International Journal of Epidemiology, che ha coinvolto 18 coorti di nuovi nati, statunitensi ed europee, ha indagato se e quanto il consumo di pesce e frutti di mare durante la gravidanza possa svolgere un’azione “protettiva” contro l’insorgenza di asma e rinite allergica durante l’infanzia.

In passato, infatti, si era già dibattuto sul presunto ruolo protettivo dell’esposizione prenatale agli acidi grassi a catena lunga n-3 contro l’asma e altre malattie allergiche nell’infanzia.

Lo studio, al quale ha preso parte anche la coorte NINFEA, ha attinto i propri dati da 60.774 coppie madre-figlio; le informazioni inerenti alla prevalenza di respiro sibilante, asma e rinite allergica nei bambini sono state raccolte tramite questionari.

Le finestre temporali prese in esame dallo studio sono state le seguenti:

  • infanzia (0-2 anni);
  • età prescolare (3-4 anni);
  • età scolare (5-8 anni).

Il consumo medio di pesce durante il periodo gestazionale è risultato piuttosto variabile da un Paese all’altro, variando da 0,44 volte/settimana in Olanda a 4,46 volte/settimana in Spagna.

Se, da una parte, l’assunzione materna di pesce e frutti di mare in gravidanza non è stata associata al respiro sibilante del bambino in qualsiasi fascia di età, né al rischio di asma infantile e rinite allergica in età scolare, dall’altra, tuttavia, non è stata trovata alcuna prova a sostegno di una vera e propria azione protettiva svolta dal consumo di pesce e frutti di mare durante la gestazione rispetto all’insorgenza di asma e rinite allergica in età infantile.