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Novità sul progetto NINFEA

ISEE 2016: si parla di NINFEA

05/09/2016

Durante la Conferenza annuale dell’Associazione Internazionale di Epidemiologia Ambientale (International Society for Environmental Epidemiology, ISEE), svoltasi a Roma dall’1 al 4 settembre, si è molto parlato di coorti di nuovi nati e, con l’occasione, sono stati presentati alcuni dati inerenti al progetto NINFEA.

In particolare, si è affrontato il legame tra l’esposizione nel terzo trimestre di gravidanza a prodotti chimici (sul luogo di lavoro e/o in casa), l’ambiente domestico nei primi sei mesi di vita del bambino e la comparsa di sibili al torace ed eczema nell’infanzia.

La prevalenza rilevata tra i bambini di sibili ed eczema è, rispettivamente, del 17,7% e 16,3%, consolidando l’evidenza che l’esposizione precoce ad alcuni agenti chimici (utilizzati dagli adulti sia per la casa sia per la cura del corpo, ma anche presenti nell’ambiente esterno) sia responsabile dell’insorgenza di disturbi respiratori e dermatologici nella prima infanzia.

In particolare, si nota l’associazione, nel terzo trimestre di gravidanza, tra l’uso di candeggina e di insetticidi/pesticidi con i sibili al torace, ma la candeggina, insieme ai prodotti per la sverniciatura, colle, mastice, risulta anche associata all’eczema.

Ulteriori analisi hanno poi rivelato l’associazione tra un uso frequente (una o più volte alla settimana) dei prodotti per lavare i vetri e la comparsa di eczema così come tra le vernici murali e i sibili.

Inoltre, è emerso un aumento del rischio di sibili al torace nei primi sei mesi di vita nei bambini che frequentino l’asilo nido, risiedano in aree urbane, vivano in una casa con presenza significativa di umidità/muffa e le cui mamme utilizzino la cucina a gas.

Infine, la residenza in un’area urbana e la convivenza con animali domestici sembrano essere protettivi per quanto riguarda lo sviluppo di eczema infantile.