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Novità sul progetto NINFEA

Nuovo studio metodologico

14/03/2023

Appena pubblicato sulla rivista Environment International un articolo che prende in esame lo stato socioeconomico come determinante dell’esposoma umano: primo passo, questo, per iniziare a individuare concreti interventi di prevenzione e di lotta alle disuguaglianze di salute con una matrice di tipo sociale.

L’esposoma dei primi 18 mesi di vita, in un sottogruppo di bambini torinesi della coorte NINFEA, è stato definito utilizzando 42 esposizioni ambientali, classificate in cinque categorie: stile di vita, alimentazione, condizioni meteo-climatiche, caratteristiche traffico- correlate, ambiente urbano.

Lo studio ha come focus l’applicazione e il confronto di tre metodologie differenti per la valutazione dell'associazione tra lo stato socioeconomico e l’esposoma.

Fra i tre metodi utilizzati vi è un approccio tradizionale, l’Exposome Wide Association Study (ExWAS), che valuta l’associazione tra l’esposizione (stato socioeconomico) e una variabile dell’esposoma alla volta; l’ExWAS è un approccio di facile interpretazione e replicabile, ma meno adatto a riassumere la complessa struttura dell’esposoma.

Con il secondo metodo è stata condotta un’analisi dei cluster per individuare sottogruppi di bambini con esposoma simile, valutando poi l’associazione tra l’appartenenza a un determinato cluster e lo stato socioeconomico con una regressione multinomiale. Questo approccio permette di identificare sottogruppi vulnerabili, oggetto di possibili interventi.

Infine, è stata svolta un’analisi delle componenti principali per estrapolare i pattern all’interno di ognuna delle cinque categorie dell’esposoma, quindi i pattern di stile di vita, alimentazione, condizioni meteo-climatiche, caratteristiche traffico-correlate e ambiente urbano caratterizzanti la popolazione torinese NINFEA. I pattern estrapolati sono messi in relazione con lo stato socioeconomico utilizzando regressioni lineari. Questo metodo permette di indagare il ruolo che lo stato socioeconomico potrebbe avere nel determinare i pattern di esposoma presenti nella popolazione in studio.

Tutti e tre gli approcci hanno fornito risultati coerenti e complementari, suggerendo che i bambini torinesi della coorte NINFEA con stato socioeconomico più basso sono meno esposti ai fattori di urbanizzazione e inquinamento, ma più esposti a stili di vita e alimentazione poco sani.

Vai all’articolo: Modelling socioeconomic position as a driver of the exposome in the first 18 months of life of the NINFEA birth cohort children