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Novità sul progetto NINFEA

COVID-19: quali fonti informative?

10/06/2020

Il questionario al quale hanno aderito 3184 partecipanti al progetto NINFEA durante il lockdown rivela dati interessanti sul tema della comunicazione sanitaria in emergenza.

I dati raccolti dal 7 al 19 aprile sono alla base di diversi lavori di ricerca che hanno già portato alla stesura e alla sottomissione di un primo articolo scientifico, attualmente in attesa di pubblicazione, e alla progettazione di un secondo paper.

Tuttavia teniamo a condividere pubblicamente, soprattutto con chi ha scelto di partecipare, alcuni dati relativi alle fonti informative alle quali si è attinto maggiormente nel periodo della quarantena per saperne di più sul virus e sull’evoluzione della pandemia.

Il canale online risulta essere senza dubbio quello privilegiato nella ricerca di informazioni sul COVID-19, ma il dato interessante è che al primo posto tra le fonti informative preferite figurano i siti istituzionali (76,6%), come d’altronde è stato ed è raccomandato al fine anche di contenere gli effetti negativi della cosiddetta infodemia (neologismo che ha visto la luce proprio durante la pandemia).

Subito dopo i siti istituzionali risultano i notiziari televisivi (66,5%) e i quotidiani in versione web (63,2%), mentre i canali social si attestano al quarto posto (30,5%).

A seguire, nella classifica delle fonti informative: il personale sanitario (26,6%), i motori di ricerca online (23,9%), il passaparola fra amici e parenti (15,4%), i notiziari radiofonici (13,9%), i periodici online (13,2%), i quotidiani cartacei (8,1%) e, infine, i periodici cartacei (2,6%).

Per consultare la prevalenza delle fonti informative per regione di residenza clicca qui